17 Ott Hospice: Dati e significati
Le statistiche aggiornate su tale fenomeno dicono che il 90% circa dei deceduti per tumore attraversa una fase terminale di malattia, caratterizzata da andamento progressivo, con durata media di circa 90 giorni, e che le persone che hanno bisogno in Italia si una assistenza per cure palliative sono circa 250.000 (fonte: Società Italiana di Cure Palliative). Pensiamoci.
Per fase terminale della vita si intende il periodo in cui la persona ammalata registra una rapida evoluzione della patologia, non solo di natura oncologica, con fasi di limitazioni progressive nell’autonomia personale, nella manifestazione di sintomi fisici e psichici sempre più difficili da curare, in particolare l’aspetto del dolore, e soprattutto nel riscontrare l’impossibilità di recupero e guarigione.
Con il termine cure palliative, che deriva dal latino “pallium” che significa “mantello” (come gesto simbolico viene ricordato San Martino e il dolo del suo mantello al povero), si intendono tutte quelle pratiche di assistenza che mirano a “proteggere” direttamente la persona ammalata, e indirettamente la sua famiglia, dal dolore e dalla sofferenza. La medicina palliativa è diretta al “prendersi cura” della persona ammalata in fase terminale in modo competente e compassionevole, al fine di dare sollievo dal punto di vista fisico, sociale, emotivo e spirituale.